La lavorazione in campagna
Per la produzione dei nostri vini abbiamo scelto di usare una tecnica nuova, il taglio del tralcio, che consiste nel tagliare il tralcio quando l’uva è matura e lasciare ad appassire le uve per circa 20 giorni sulla pianta. Al termine di tale processo, l’uva contiene ancor più concentrati i suoi elementi naturali.
Fase 1: defogliazione
La defogliazione della vite consiste nell’asportazione delle foglie che coprono i grappoli, al fine di migliorare l’arieggiamento e l’insolazione. Questa lavorazione viene inoltre eseguita per migliorare l’accumulo di polifenoli, sostanze che regolano la colorazione, la struttura e gli aromi delle uve e dei vini.
Fase 2: selezione dei grappoli
Per diradamento dell’uva si definisce l’eliminazione di alcuni grappoli che non saranno utilizzati per la vinificazione, con l’obiettivo di migliorare la qualità del vino. Con l’intento di giungere alla più elevata uniformità finale dell’uva.
Fase 3: taglio del tralcio
Quando le uve sono pronte per la raccolta si interviene con il taglio del tralcio in modo da interrompere il flusso della linfa che scorre dalle radici fino ai grappoli. La parte dei tralci tagliati si secca lentamente. È questo fenomeno di disidratazione delle uve che porta ad una concentrazione dei sentori di frutta ed un ammorbidimento dei tannini.
Fase 4: appassimento
Con questa tecnica di appassimento su pianta aumenta la concentrazione zuccherina nei grappoli, in modo da ottenere un vino più ricco sia in alcol che in dolcezza.